Il Premio Faenza, premio principale del Concorso, viene assegnato ininterrottamente dal 1938, eccetto negli anni della seconda guerra mondiale. Dapprima premio di ambito nazionale, dal 1963 è ampliato a quello internazionale, e dal 1989 assegnato con cadenza biennale. Dal 1955 il Monte di Credito su pegno e Cassa di Risparmio di Faenza, oggi Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, riconoscendo l’importanza della manifestazione faentina, la sostiene assicurando il premio in palio.
Dall’edizione del 2013 il premio è stato sdoppiato in Premio Faenza over 40 e Premio Faenza under 40.
57° Premio Faenza (2011)
Motivazione
L'opera si segnala per l'alta qualità tecnica esecutiva che volutamente raggiunge capacità mimetiche nei confronti di altri materiali e per un linguaggio innovativo nell'ambito di un'icona veicolata dai media del paese d'origine dell'artista.
56° Premio Faenza (2009)
Motivazione
L'opera, caratterizzata da grande perizia esecutiva e da singolare perfezione formale, rappresenta un riuscito connubio tra l'evolversi di sensuali forme e la stasi di un raggiunto equilibrio. Aspetti, questi, che fanno di "Topological Formation" un opera di assoluto rilievo.
Motivazione
L' opera si costituisce come un originale dialogo tra virtuosismo esecutivo e ironiche considerazioni sulla contemporaneità. Le notevoli capacità tecniche trovano simbolica forma di espressione in una perfetta sfera che, divenuta luna, narra, tra sorridente realtà e lucido onirismo, di altri mondi;certamente più interiori che spaziali e sotto il segno di una contemporanea inquietudine.
55° Premio Faenza (2007)
Motivazione
L'opera viene premiata per l'efficace sintesi di materia, forma, colore e oggetto. Come nel titolo, l'opera sfugge da facili classificazioni componendo elementi di ambiti diversi: ceramica, design e racconto per ampliarne le possibilità.
Motivazione
Nell'opera vengono esaltate le prerogative di una volontà di racconto, raggelato in un solido polisemantico attraverso la combinazione di elementi di memoria e di gioco, di ripetizione e di differenza.
54° Premio Faenza (2005)
Motivazione
Premio conferito per le opere "Silence I" e "Silence II".
Le opere vengono ritenute meritevoli del primo premio ex-aequo per la capacità di condensare una espressione di estrema semplicità in una materia di grande sensibilità e sottigliezza e per l'inedito effetto di profondità espresso dal felice contrasto tras usperficie esterna e vuoto interno.
Motivazione
Ritenuta meritevole del Primo premio ex-aequo per il grande controllo formale e cromatico dei numerosi elementi plastici derivati da un'interpretazione ludica della tradizione e che denotano una coscienza ed una partecipazione attiva alle ultime vicende artistiche.
53° Premio Faenza (2003)
Motivazione
L'opera esalta la prima finalità del Premio, come evidenzia il bando di concorso, "finalizzato a stimolare la ricerca, il rinnovamento di tecniche e materiali, di forme e modi espressivi". L'artista, infatti, utilizza in modo magistrale e con grande originalità la porcellana feldspatica in riduzione a 1240 °C. Il risultato, di grande forza espressiva ed innovativo nell'invenzione formale, attesta la capacità di utilizzare la profonda conoscenza dei materiali e delle tecniche per realizzare un'opera che non si limita all'abilità e alla perfezione tecnica, ma un'importante scultura eseguita in ceramica. L'immagine è radicata nella cultura della terra dell'artista, senza tuttavia essere limitata passivamente dall'ossequio alla tradizione.
52° Premio Faenza (2001)
Motivazione
L'opera, di forte impatto emotivo, testimonia la grande capacità dell'artista di coniugare l'immaginario e la tecnica della tradizione locale con un linguaggio pienamente contemporaneo.
51° Premio Faenza (1999)
Motivazione
Premio assegnato per le opere "Form" e "Form".
Realizzati con potere convulsivo e con una spinta creativa ai limiti della violenza, i pezzi ricordano il momento magmatico e oscuro della nascita delle forme naturali. Con grande sicurezza formale Kavsbo interpreta la ceramica nei suoi elementi primordiali - la terra e il fuoco- e riesce a padroneggiare e a rendere organico ciò che è apparentemente indomabile. Senza cadere nel patetico, Kvasbo ricorda le violenze anarchiche sotto la coltre spessa della nostra civilizzazione quotidiana.
50° Premio Faenza (1997)
Motivazione
Il premio viene assegnato per il complesso delle tre opere "Vase", "Vase" e "Vase".
Le opere sono state scelte per il loro forte senso di integrità ceramica. L'artista utilizza una tavolozza tradizionale e pur tuttavia realizzata un'opera che si distingue per personalità e contemporaneità.
49° Premio Faenza (1995)
Motivazione
In questo lavoro Ken Eastman raggiunge un massimo di effetto con un minimo di mezzi. da una base di terra grigia emergono due cilindri di terracotta la cui parte superiore risulta alternativamente concava e convessa. Il tutto crea uno 'statement' sottile. Non si potrebbe immaginare una realizzazione più leggera di un concetto così pesante come quello espresso dal titolo 'Rise and fall'. Ken Eastman, con questo lavoro, propone un vero punto di riferimento, raggiunto attraverso l'usi di autentici strumenti ceramici.
48° Premio Faenza (1993)
Motivazione
L'opera esprime la capacità di usare la terracotta seguendo il solco della tradizione colta della scultura italiana, nelle valenze propriamente plastiche dell'arte fittile, trasferendovi simbologie mediante anche la differenza segnaletica delle finiture: dentro-fuori, contenitore-contenuto, aperto-chiuso, oriente-occidente, opaco-lucente, sacro e profano. La mutazione vive la privazione del reale e il corpo diventa impronta mutilata.
Motivazione
L'opera è una ricerca di equilibrio sensibile tra forme primarie messe in fondazione e nastri leganti di smalto che affiorano quali relitti di antiche "poteries" a indicare una sorta di "window of history".