Premio Faenza

Forme che evocano la monumentalità dell'arte classica, d'ampio respiro e calore umano per trasparenza, movimento e leggerezza, mediate da una materia dura, ma sensibile come la porcellana non smaltata.

Realizzazione di forme plastiche semplici e vigorose, coloristicamente valorizzate dalla materia e dallo smalto.

Pur nel rigore di un'esperienza tecnica raffinata e sottile, Valentini, confermando il suo iter d'artista, compie un'operazione fortemente critica nei confronti della tradizione ceramica e dello stesso "fare arte" nel contesto della socità attuale. Uscendodallo specifico professionale la sua operazione, tentando anche, col recupero del carattere archetipo del "segno", una sorta di allusiva archeologia del presente, si innesta nel vivo della ricerca estetica dei nostri giorni, che contesta sè stessa, nel momento in cui si propone come riflessione e come analisi del "sistema dell'arte" e dei suoi mezzi operativi.

L'opera di questo artista, tecnicamente di ottimo livello, riesce a restituirci debitamente trasformati di segno attraverso l'uso di un materiale diverso (la ceramica) alcuni fra i più significativi messaggi emessi dalla corrente artistica d'arte contemporanea più significativa, la pop-art. La tecnica dello spaesamento e quella dell'ampliamento di scala, proprie della pop-art, sono state da Donhauser usate in modo molto personale sia attraverso il segno grafico sia attraverso il colore, ma per raggiungere lo stesso fine cioè quello di ironizzare sull'attuale società dei consumi.

L'artista, attraverso questa opera, cerca di esprimere in termini veramente drammatici la situazione di un mondo contemporaneo che ha rotto i ponti col passato come vogliono indicare le bacheche (Museo) e la stufa in frantumi. Ma nello stesso tempo, attraverso le immagini (medaglioni cimiteriali), esprime la fiducia di potersi ricollegare, mediante il recupero della memoria, allo stesso mondo antico. Una composizione contraddittoria che questi "fossili umanistici" (così li ha definiti un membro della giuria) mirano ad una visione fiduciosa del mondo, anche se assai problematica.