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07° Premio Faenza 1948

VII Concorso Nazionale della Ceramica

Il 7° Concorso Nazionale per la ceramica d’arte, bandito dalla Città di Faenza, è stato curato da un Comitato presieduto dal Sindaco.

Il concorso, aperto a tutti i ceramisti senza limitazione di opere, prevedeva cinque distinte categorie di premio (temi).

Il «Premio Faenza» era il primo tema del Concorso e prevedeva la presentazione di un complesso minimo di 5 pezzi di opere diverse per forma e decorazione appositamente segnalate per questa tematica. Inoltre, le opere presentate per il “Premio Faenza” erano escluse dagli altri premi e l’autore non poteva dichiararle di sua proprietà, pertanto dovevano essre indicati i prezzi di vendita a fianco della domanda di partecipazione. Al riconoscimento erano legati due premi: un primo premio di L. 100.000 e un secondo premio di L. 50.000.

Le altre tematiche del Concorso erano: tema 2 – “Vaso decorativo policromo” (altezza minima cm 28);  tema 3 – “Premio «Museo Internazionale delle Ceramiche»” per platica decorativa preferibilmente a tutto tondo e policroma; tema 4 – “Premio dell’Ente Provinciale del Turismo di Ravenna” per piatto decorativo (diam. minimo cm. 28); tema 5 – “Premio dell’Ente nazionale per l’artigianato e le piccole industrie di Roma (ENAPI)”, per un servito da tè per sei persone (teiera, lattiera, zuccheriera, tazze e piattini).

La Giuria  per il tema “Premio Faenza” asegna il primo premio a Guido Gambone di Vietri sul mare (Salerno), il secondo premio a Domenico Matteucci di Faenza segnala “Mario Morelli «per il complesso interessante della sua presentazione, ma gli ha fatto l’appunto, in rapporto alla sua candidatura a sì alto premio, di limitarsi in fatto di smalti e colori agli effetti, ragguardevoli, già raggiunti, ed in fatto di plastica di essersi presentato, artista come egli è, o come regista ceramico di sculture di Marini, Lucerni, Innocenti, o suggestionato da reminescenze secentesche, rinascimentali ed orientali». Di Ceccaroni «ha segnalato l’assieme toccante di intimi ingenui sensi poetici figurativi»”.

Le opere sono entrate a fare parte delle collezioni del Museo Internazionale delle Ceramiche salvo quelle dei premi primo e secondo, rimaste di libera disponibilità dell’autore, e del quinto di proprietà dell’ENAPI, ma con facoltà dell’artigiano di sfuttare commercialmente il modello.

Le opere  del Concorso sono rimaste esposte dal 27 giugno al 18 luglio 1948. All’inaugurazione presenziò il Ministro dell’Industria e Commercio, On.le Ivan Matteo Lombardo.

Catalogo del concorso

Dalla ricerca condotta da Barbara Menghi Sartorio (“Concorso nazionale della ceramica: 1938-1962. Domande di ammissione ed altra documentazione sulla partecipazione al Concorso”, MIC, 2018), riportiamo l’ “Elenco dei partecipanti” (1948).

Si tratta di un elenco dattiloscritto dei partecipanti con indicati i pezzi con cui partecipano, ma non il tema a cui si sono iscritti.

Andreose Danilo, Pove (Vicenza), partecipa con cinque pezzi: tre figure, un candeliere, un gruppo Baccarini Giovanna, Faenza, partecipa con quattro pezzi: “Bambina con oche2, “Tre lavoratrici”, “Sacra Famiglia” e “Donna con oche”
Baldini Giovanni, Imola (Bologna), partecipa con tre piatti
Baratti Bruno, Pesaro, partecipa con dodici pezzi: una brocca, una ciotola, due vasi, un vasetto, tre vasi a tre bocche, tre piatti, un tavolinetto da the
Belletti Germano, Perugia, concorre per il Premio Faenza con undici pezzi: tre mattonelle, una ciotola, una scultura maiolicata, un “Sansone e Dalila”, un piatto decorativo policromo, una coppa, un piatto, un vasetto a bottiglia e una figura di donna
Castellini Goffredo, Faenza, partecipa con un servizio da the per sei persone
Ceccaroni Rodolfo, Recanati (Macerata), partecipa con otto pezzi: una “Madre terra”, “La Madonna della Pioggia”, “Il covone”, “La processione delle Canestrelle”, “San Nicola a Recanati”, un piatto, due boccali
Cerrato Victor, Torino, partecipa con sei pezzi: una statua decorativa, due piatti murale, un piatto, un vaso e un pannello (piastrelle)
De Micheli Maria, Crema (Cremona), partecipa con un piatto con figure
Ettorre Cosimo, Roma, partecipa con un vaso e un piatto decorativo e con un servizio da the per sei persone
“La Faenzerella” di Gambone e C., Vietri sul Mare (Salerno), partecipa con sei pezzi: due piatti, uno con sirena e fondo cristallizzato e uno con leone a caccia, un vaso, una ciotola, un versatore in smalto giallo, una mattonella “I fidanzati”
Gatti Riccardo, Faenza, partecipa con un centro tavola da seipezzi, una ciotola, un “Gruppo di contadini”, un “Eremita”, una satuetta (“Creola”), un porta cenere, un vaso
Ghinassi Sante, Riolo Bagni (attuale Riolo Terme), partecipa con due piatti decorativi
Girelli Lamberta, Faenza, partecipa con un gruppo policromo e una composizione in bassorilievo a smalti policromi
Gramaglia Carlo, Faenza, partecipa con un vaso decorativo policromo
Gramaglia Riccardo, Faenza, partecipa con un vaso decorativo policromo
Merendi Giannetto, Cesena (Forlì-Cesena), partecipa con sette pezzi: un pannello con pesci nella rete, una Madonna bassorilievo dipinto e piastrelle, un piedistallo per un busto di cacciatore, un piatto, alcune piastrelle, un bassorilievo dipinto (S. Uberto), un piatto decorativo con motivo araldico
Marinangeli Ugo, Roma, partecipa con una statuetta in ceramica
Massantini Nilo, San Giovanni alla Vena (Pisa), partecipa con sette pezzi: una statuetta, un centro tavola, quattro sculture, di cui una maiolicata, e un piatto
Matteucci Domenico, Faenza, partecipa con tredici pezzi di cui nove sculture e un San Michele tutto rilievo
Mazzotti Giuseppe, Albisola a mare (Savona), partecipa con quindici pezzi: tre vasi policromi e tre servizi da the per sei persone, di cui uno moderno policromo e uno a fiori e oro
Mitri Gio Batta, Venezia, partecipa con un presepio composto da dieci pezzi
Morelli Mario, Faenza, partecipa con venticinque opere, quindici al primo tema, due al tema secondo, sette al terzo tema e una al quarto. Dei quindici pezzi presentati al primo tema alcuni sono in collaborazione con gli scultori Ugo Lucerni (tre presepi), Marino Marini (un cavallo) e Bruno Innocenti (una Venere e un Bue); i restanti pezzi sono costituiti da sei vasetti, due ciotole e una Madonnina rotonda. Al secondo tema partecipa con due vasi, uno dei due con drago in bronzo. Al terzo tema partecipa in collaborazione con gli scultori Ugo Lucerni (due presepi) e Marino Marini (un cavallo), e con i modellatori Matteucci (una Madonnina) e Conetta (una Madonna); i restanti pezzi sono costituiti una lampada e uno ‘Scherzo’ statuetta turchese. Al quarto tema partecipa con un piatto da tavolo con scarabeo
Piombanti Ammannati Giuseppe, Grassina di Bagno a Ripoli (Firenze), partecipa con cinque pezzi, di cui due sculture decorate
Ricci Curbastro Anna, Faenza, partecipa con nove pezzi
Sangiorgi Radiana, Faenza, partecipa con un gruppo di vasi decorativi eseguiti nella Scuola d’arte ceramica;
Romano Antonino, Caltagirone (Catania), partecipa con un vaso decorativo policromo “Sport”
Scuola d’arte indirizzo ceramica “Luigi Sturzo”, Caltagirone (Catania), partecipa con cinque pezzi: un pannello bassorilievo (‘Seduta spiritica’), due piatti decorativi (‘Suonatori ambulanti’ e ‘I disoccupati’), un piatto e un vaso decorativo (‘La sirena’)
Silecchia Giuseppe, Sassari;
Società cooperativa ceramica d’Imola, Imola (Bologna), partecipa con undici pezzi: due vasi, due ciotole, due piatti, due servizi da the per sei persone, uno verde nero con fondo bianco opaco e uno avorio e fior di pesco, una plastica riflessata ‘Europa e il toro’, una ‘Annunciazione’ e un ‘Sogno del bambino’
Sora Elso, Pesaro, partecipa con dieci pezzi, tra cui un pannello, una mattonella, una piastrella, un piatto, un piattello
Ungania Angelo, Milano, partecipa con ventinove pezzi: otto formelle, tre coppe, due centro tavola, sei vasi, due piatti, quattro piattini a rilievo, tre Rotonde (Trebbiatore, Mietitore, Cavaliere) e un “Cristo porta la croce”
Vaghetti Giulio, S. Frediano a Settimo (Pisa), partecipa con una scultura, “Fanciulla dolente”.

Anno Edizione: 1948

Membri della Giuria

Frattani Gino: membro di giuria
Mazzotti Tullio: membro di giuria
Ponti Gio: membro di giuria

Premi

Premio Faenza

100.000 IT_L

Premio assegnato a :
Opera: Senza titolo
Artista: Gambone Guido
Motivazione
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