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Fornace Trerè

(Faenza, 1878-1944)

Fondata da Angelo Trerè (1853-1911) nei primi del Novecento viene assorbita dalle “Fabbriche Riunite Ceramiche” di Faenza. Dal 1908 al 1927 la manifattura prende il nome di “Cooperativa di lavoro fra ceramisti”. In questa prima fase i soci proprietari della ditta sono: i fratelli Antonio e Romano Ancarani, Luigi Solaroli, Tommaso Nediani, Vincenzo Visani, Luigi Contavalli. Nel 1920 entrano nella società Vincenzo Melandri, Armando Cornacchia, Domenico Valenti, Savelli, e Barù.

Nel 1927 si forma una società composta dal finanziatore Aldo Boari e dai ceramisti Vincenzo Visani, già dipendente della ditta, e Paolo Zoli ma l’esperienza dura solo pochi mesi e, nel 1928, la gestione passa nelle mani di Arnaldo Savioni e nella società entrano Pilade Lambertucci, come socio finanziatore e si conferma il torniante Vincenzo Melandri. E’ dei primi anni Trenta la collaborazione con la ditta del pittore Giuseppe Fiumi. Altri collaboratori di questi anni sono: Domenico Mattioli, Giuseppe Melandri, Angelo Campi, Tommaso Mediani, Giuseppe Rignoli, Ugo Spina, Francesco Leonardi, Canò, Rino Rignoli, Attilio e Germinal Cornacchia, Maria Ravagli, Ida Cimatti, Lino Baldassari, Roberto Pedri, Lino Cicognani, Germano Belletti, Ermete Bertazzoni, Umberto Versari, Maria Silvestrini, Maria Drudi, Ines Ciani, Giuseppina Venturi, Alvisia Donati, Bruna Drei, Maria Fiumi, Ausilia Maccolini, Antonia Tura, Zaira Ciani, Antonia Bubani, Gina Suardi, Olga Cimatti, Antonio Rava, Vincenzo Mazzotti. La produzione della manifattura è costituita essenzialmente da manufatti commerciali destinati all’uso quotidiano decorati ad ingobbio graffito.

La manifattura rimane operante fino al 1944, anno in cui un bombardamento distrugge l’opificio.

Opere

01° Premio Faenza

Nazione di Partecipazione: Italia

Opera: Senza titolo
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