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La casa dell’Arte, di Agnino e Barile

(1921-1955)

Giuseppe Agnino con Giulio e Angelo Barile fondano nel 1921, in Albisola Capo (Savona, Italia), la fabbrica “La Casa dell’Arte” per la produzione di ceramiche artistiche moderne, assumendo come tecnici esperti Dario Ravano, Ivos Pacetti e il Roggiapani, appena usciti dalla smobilitata “M.A.S.” (Maioliche Artistiche Savonesi) e, come decoratore, il pittore Manlio Trucco di ritorno dall’esperienza artistica parigina. Nel 1923 viene assunto anche il torniante Paolo Saltarelli, reduce da una breve esperienza presso “La Fenice”. La produzione, eseguita sotto la direzione artistica di Pietro Rabbia e Manlio Trucco, con l’utilizzo di smalti nuovi ed originali, viene presentata per la prima volta nel 1924 all’Esposizione di Pesaro. Tra il 1926 e il 1927 collabora con la fabbrica anche Arturo Martini. Dalla fine degli anni Venti all’inizio degli anni Quaranta la direzione della fabbrica è affidata a Giovanni Battista De Salvo, alla direzione del reparto decorazione viene assunta la pittrice Aragno e i pittori e decoratori Ego Bianchi, Pina Olivero, Trivora e Armando Vassallo; Umberto Ghersi e Giuseppe Venturi ricoprono il ruolo di tecnici degli impasti e delle terre e Saltarelli collabora come torniante. Nel 1937 Giò Ponti collabora con “La Casa dell’Arte” progettando alcuni lavori in ceramica. Dal 1943, a causa degli eventi bellici, la manifattura rimane inattiva e la produzione riprende nell’immediato dopoguerra ma la ditta va incontro ad un progressivo declino. Nel 1955 la manifattura, la cui sede è in via Aurelia ad Albisola Capo, chiude e viene rilevata dai fratelli Angelo e Luigi Pescio. Tra gli artisti che collaborano con la manifattura, oltre a quelli già citati, sono da ricordare: Alberto Nobile, Giuseppe Cesetti, Adelina Zandrino, Francesco dal Pozzo, Tosetti, Emanuele Rambaldi e Mario Gambetta.

Opere

01° Premio Faenza

Nazione di Partecipazione: Italia

Opera: Senza titolo
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