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Capovolgimento delle parti ovvero quando 1 viso mi dà 1 vaso

Images

Details

Height (cm): 205

Width (cm): 510

Depth (cm): 20

Material: faenza, maiolica, smalti, colori vari, cristallina

Technique: Vasi realizzati al tornio con terra di Faenza e modificati allo stato plastico, cotti a 920 °C. In seguito smaltati e decorati, bicottura a 920 °C.

Work Status: restituita

Award

Other awards

Monica Biserni Award

Faenza. Tornio. Vaso. Ceramica. Una storia che si ripete. Per un ragazzo come me che nasce a Faenza 26 anni fa, tutto questo è ordinaria amministrazione. Pensando poi che ho frequentato per 9 anni l’ Istituto d’ Arte, il caso diventa quasi clinico e ci si chiede come mai non sia finito dentro una bottega o nel reparto di piastrelle di qualche famosa fabbrica locale. Sono qui insieme al mio lavoro perchè non sono sazio di capovolgere le parti che ci hanno dato. Perchè se le stravolgo c’è più gusto per tutti. Allora tutto ha un senso. Tutto acquista un senso diverso. Il lavoro del torniante non è più tale. Le forme appena tornite vengono plastificate. Vasi appena cotti diventano visi, volti, facce piene di stupore, amore, terrore. Il vaso torna dalla tradizione per segnalarci la sua contemporaneità. Grazie alla tradizione trovo la via da percorrere, ricordandomi ciò che la ceramica è ed è stata. La disposizione con la quale sono stati installati ricorda il simbolo dell’ infinito. Questi visi/vasi si rincorrono e si mescolano, giocano con insiemi di colori, tonalità e decori. La tradizione della forma di base diventa il mio più puro piacere che con passione quasi dissacro e rendo mia. Amo in maniera infinita la ceramica.                                                                                   Amo in maniera infinita capovolgere le parti.

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