Servizio Buono

L’installazione presentata è composta da sei piatti in ceramica decorata. Il supporto scelto dall’artista è volutamente quello dei piatti del “servizio buono” presenti in ogni famiglia. Questi piatti tradizionalmente in uso in occasioni di convivialità importanti, vengono generalmente maneggiati e utilizzati con estrema cura, per poi rimanere confinati dentro alle credenze domestiche in attesa di essere tramandati di generazione in generazione…
Naturalmente spesso questi sevizi finiscono in soffitta e diventano oggetti inutilizzati e senza più nessun valore (a dispetto di tutte le cure che hanno ricevuto!) Provocatoriamente l’artista interviene con una nuova immagine, timbrata, che si va ad aggiungere (ed in alcuni casi dialoga) con quella precedente, attualizzando e trasformando il piatto in opera d’arte, dove l’intervento non è più decorativo e marginale ma unico e preponderante, ed il piatto riprende una nuova vita e una nuova funzione.
La tecnica utilizzata è prodotta con timbri che l’artista crea artigianalmente attraverso una ricerca continua di materiali in grado di lasciare un’impronta. Il timbro assume così la connotazione di elemento visuale che si contrappone e gioca con l’iconografia ridondante del piatto “tradizionalmente” decorato.
E’ da segnalare l’unicità e la forte connotazione innovativa di questa tecnica, che consente all’ “inchiostro” utilizzato per i timbri di diventare un tutt’uno con il supporto. Il timbro non è un elemento sovrapposto ed eventualmente rimovibile, ma diventa parte del supporto in modo definitivo. Il vecchio servizio buono non verrà più confinato in soffitta!