Il Premio Faenza, premio principale del Concorso, viene assegnato ininterrottamente dal 1938, eccetto negli anni della seconda guerra mondiale. Dapprima premio di ambito nazionale, dal 1963 è ampliato a quello internazionale, e dal 1989 assegnato con cadenza biennale. Dal 1955 il Monte di Credito su pegno e Cassa di Risparmio di Faenza, oggi Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, riconoscendo l’importanza della manifestazione faentina, la sostiene assicurando il premio in palio.
Dall’edizione del 2013 il premio è stato sdoppiato in Premio Faenza over 40 e Premio Faenza under 40.
45° Premio Faenza (1987)
Motivazione
Il premio è stato assegnato per l'intelligenza con cui sa dialogare, senza rinunciare alle ragioni più autentiche della tradizione e del linguaggio ceramico, con le proposte più nuove e vitali della scultura contemporanea e per la qualità con cui sa fondere in unità di espressione nitore formale, sottigliezza di tocco e slancio spaziale.
43° Premio Faenza (1985)
Motivazione
La Giuria "conferisce il Premio Faenza per la straordinaria essenzialità stilistica e poeatica con cui ha rinnovato in forma di assoluta modernità materiali antichi e tecniche tradizionali".
42° Premio Faenza (1984)
Motivazione
Sempre più personali e perfette, le opere di questo artista sfruttano appieno e con giusto equilibrio la forza e la suggestione della materia ceramica, con risonanze culturali e conquiste tecniche di prezioso ed esemplare aggiornamento. Meritano perciò, a giudizio unanime della Giuria, i 42° Premio internazionale "Faenza".
41° Premio Faenza (1983)
Motivazione
Nel sapiente uso della porcellana, le immagini della Caron pare intendano ad un'intimità mai violate, negatesi perfino alle esche variopinte.
Motivazione
L'opera di Emidio Galassi ha un rigore di forme geometriche che bloccano e, nello stesso tempo, modificano lo spazio, sottolineate da un materiale austero nel quale la ceramica si manifesta in uno strato di particolare purezza.
40° Premio Faenza (1982)
Motivazione
Particolarmente efficace per l'immagine articolata in diversi elementi plastici, che si riferiscono, attraverso una sorta di filtro di memoria ad una natura primeva, si afferma anche nella qualità della tenica praticata.
39° Premio Faenza (1981)
Motivazione
Testimonianze dell'opera continua dell'uomo mirate a ricomporre elementi infranti in organica sintesi, questi frammenti architettonici attingono una monumentalità di potente forza espressiva.
38° Premio Faenza (1980)
Motivazione
L'opera si configura nel contrasto tra forne, rese puri supporti, decorate con motivi della tradizionale maiolica faentina e indumenti categriali (divise di carabiniere, carcerato e operaio), caratterizzati come "arte povera".
Irnia per la compresenza di "autorità" vincolanti, proposta di uscita dallo stereotipo.