Self-service Pantheon

Con l’istallazione “Self-service Pantheon” l’artista affronta la tematica di ciò che intende come valore ipocrita del sistema dell’arte e degli artisti. “Self-service Pantheon”accoglie i visitatori in uno spazio aperto ottagonale formato da sette altalene che contengono sei diverse sculture di divinità. L’artista ha realizzato le divinità feticcio con in mente valori rurali sostenendo che sono in grado di proteggere diverse aree della vita contemporanea.

Comunicando direttamente con i visitatori attraverso il testo, l’artista li incoraggia ad un coinvolgimento con l’istallazione e ad uno scambio di valori: scegli una divinità, lascia un contributo volontario nella settima altalena, prendi una divinità (in una scatola di cartone sotto l’altalena) e esci con in mano la divinità. Nel periodo di mostra, la settima altalena (con una forma simile ad un salvadanaio) raccoglierà i contributi volontari dei visitatori (che in accordo con l’artista non devono essere necessariamente economici). Sarà l’opera stessa così a richiedere e contenere il valore specifico della mostra al Premio Faenza. Dopo la chiusura l’artista aprirà la settima altalena e pubblicherà sul suo sito, www.verastankovic.com,  tanto gli oggetti acquisiti quanto l’indicatore del valore complessivo.