Siro Bevilacqua

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Nato nel 1875 a Leggiuno (Varese, Italia), è deceduto il 28 novembre 1949 a Torino (Italia).
Non ha acora dodici anni che lavora nella fabbrica di Laveno. dove ha come maestro Marco Reggiori, che riconosce la sua passione per la ceramica e lo fa assumere dodicenne nell’unico vasto emporio ceramico di Genova. Nel frattempo presegue gli studi e si diploma nel 1889. In seguito lavora Milano presso la Richard-Ginori e nel contempo studia nella sezione di Brera, ai Giardini Pubblici (su raccomandazione dei Borromeo). Sarà poi sul Lago di Como, alle Scuole professionali Castellini, poi impianta la sua Bottega d’Arte a Novara, a soli diciassette anni (1892), dove esegue opere con ornati floreali. Ottiene riconoscimenti alla mostre di Novara, di Bologna, a Marsiglia la medaglia d’oro (1903), a Palermo la Croce d’Onore al Merito (1910). Nel 1910 è capo artigiano e direttore della fabbrica di Laveno dove rimarrà fino al 1914 quando si trasferirà a Torino dove acquista il forno di «Bignami», in via San Francesco di Paola, e inizia la sua produzione ceramica (nel 1935, viene definito da Italo Mario Angeloni, come l’unico laboratorio per la decorazione ceramica in piemonte). Nel 1928, è presente alla Fiera di Milano, dove vende tutta la sua produzione per Ottawa (Canada). Da quel momento si susseguirono le richieste internazionali, fra le quali anche il Gruppo Rosenthal di Monaco (Germania). La sua bottega è specializzata nella decorazione di ceramiche bianche prodotte da fabbriche italiane, tedesche, francesi e ungheresi.

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