24° Premio Faenza 1966

Il 24° Concorso Internazionale per la ceramica d’arte, caratterizzato da una severa selezione dei concorrenti in base ad un meditato confronto delle opere presentate, fu bandito dall’ Amministrazione comunale e organizzato da un Comitato tecnico facente capo per sede al Palazzo Municipale. Potevano concorrere artisti e ceramisti, singoli o associati, manifatture e scuole di ogni nazione, presentando un complesso di non inferiore a cinque pezzi e non oltre i dieci oppure un’unica opera che per impegno e mole fosse sufficiente a qualificare la personalità dell’artista.  Le opere potevano essere eseguite con qualsiasi tecnica, con l’esclusione delle terrecotte senza rivestimento. Le opere non dovevano essere state presentate ad altre mostre.

Il Concorso era suddiviso in tre sezioni: Opere d’arte realizzate da ceramisti singoli o in equipe (che concorrevano al “Premio Faenza”); Prodotti di Disegno Industriale Ceramico; Elaborati di allievi di Istituti d’Arte e Scuole d’Arte.

La sezione “Opere d’arte realizzate da ceramisti singoli o in equipe” della manifestazione, era dotata di premi per 4.950.000 lire, oltre a quelli onorifici. Tre le categorie dei premi: Premi internazionali; Premi nazionali (“Ministero Industria Commercio e Artigianato”, “Ente Mostra nazionale dell’artigianato – Firenze”, “Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie – E.N.A.P.I.” e “Premio Giorgio Ugolini”); Premi d’Onore (“Medaglia d’oro della Confederazione Libere Associazioni Artigiane italiane”, “Medaglia d’oro Città di Faenza”, e “Medaglia d’oro del ‘Concorso Internazionale della Ceramica'”).

La scelta delle opere d’arte, che concorsero al Premio Faenza, fu effettuata il 25 e 26 maggio 1966 da una giuria internazionale, composta di esperti nel campo dell’arte, della ceramica e della cultura, mentre la premiazione delle opere si svolse il 12  giugno. La giuria aveva la possibilità di osservare e valutare tutte le opere dal vivo, poiché ogni artista doveva spedire i propri lavori presso la sede del Comitato a Faenza, allegando alle opere il proprio curriculum. Furono ammesse alla selezione di secondo grado 1.116 opere presentate da 295 artisti provenienti da 29 nazioni (Austrialia, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Cecoslovacchia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Inghilterra, Israele, Italia, Jugoslavia, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica di Cina, Repubblica Socialista di Romania,  Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria, USA) su 2.128 opere presentate da 375 concorrenti.

La Giuria rilevò “l’ampiezza e la qualità della partecipazione italiana ed estera, costatando con soddisfazione il successo assicurato al Concorso Internazionale di faenza“. La Giuria, inoltre, riguardo al Premio “Gaetano Ballardini” dell’Amministrazione Provinciale rileva che non furono “presentate opere in maiolica decorata degne di ricevere un premio dell’importanza del ‘Premio G. Ballardini’” decise pertanto di superare tale vicolo limitativo.

Un opera di ogni artista premiato, scelta dal Comitato promotore, è rimasta di proprietà della città di Faenza e depositata presso il Museo Internazionale delle Ceramiche a titolo d’onore per l’autore e la nazione alla quale appartiene.

La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 12 giugno, in concomitanza con l’apertura della mostra. Le opere  del Concorso sono rimaste esposte presso il Palazzo delle Esposizioni dal 12 giugno al 28 agosto 1966.

Catalogo del concorso: pagine introduttive e traduzioni