Partecipazione collettiva : Scuola Media "Gian Francesco da Tolmezzo" di Tolmezzo, Classe 1A
Immagini
Dettagli
Altezza (cm): 76
Larghezza (cm): 87
Profondità (cm): 0,5
Materia e tecnica: maiolica, spago, bamboo
Tecnica: sfoglia decorata con impronte e tracce, smaltata, dipinta con aerografo e aggiunta di scaglie di vetro colorate, poi cotta nuovamente
Anno di completamento: 2005 - 2006
Stato di conservazione dell'Opera: restituita
Edizione
L’idea dell’acquario nasce casualmente durante i primi incontri del corso di ceramica. Quel primo pesce, però, si presentava statico, piatto e incolore. Il problema era dare vitalità, iridescenza, dinamicità alla forma trovata che mancava di quel movimento repentino, il “guizzo”, che distingue inequivocabilmente la specie da tutte le altre. Tutto è partito da questo e dai 150 grammi di argilla a disposizione di ogni allievo. Alcuni ragazzi hanno trasformato l’argilla in un cubo, altri in una sfera: appiattendoli hanno ottenuto un pesce a forma di razza o a forma di palla. Di fatto, tagliando piccole parti ai bordi della sfoglia, se ne ottenevano ancora di forme diverse. Le scaglie erano poi realizzate ponendo la sfoglia tra due tele e comprimendola con il matterello, il colore e l’iridescenza con lo smalto bianco spruzzato di ossido e cosparso di farina di vetro colorato. Ma i pesci dovevano anche muoversi e la piegatura non dava un risultato soddisfacente: l’idea di attaccarli ai fili come in un gioco a vento ha risolto anche l’ultimo problema.