Irene Kowaliska

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Nata nel 1905 a Varsavia (Polonia), è deceduta il 13 marzo 1991 a Roma (Italia).
Ancora bambina, si trasferisce con la famiglia a Vienna, dove si diploma nel 1927 alla Kunstgewerbeschule. Nel 1929, lavora presso l’editore Ullstein a Berlino. Si licenzia nel 1931, partendo per l’Italia del Sud, per Vietri sul Mare dove vuole lavorare nel campo della ceramica. Qui collabora, per un anno, con la manifattura I.C.S.” (Industria Ceramica Salernitana) di proprietà dell’industriale tedesco Max Melamerson e dove conosce Richard Dolker. Alla “I.C.S.” realizza opere di sapore popolare e naif ispirate alla vita e alla tradizione del posto. Nel 1932 apre una collaborazione con la faenziera “I.C.A.M.” (Industria Ceramiche Artistiche Meridionali) di Vincenzo Pinto, che le mette a disposizione un proprio studio. L’anno dopo parte per la primitiva Sardegna, spinta dall’amico Richard Dölker, e dopo un duro periodo in Francia, a torna a Vietri e vi si stabilisce (1934) e dove riprende a collaborare con la “I.C.A.M.”. Nel 1937 comincia ad operare in proprio con una piccola fornace che sarà distrutta da un bombardamento nel 1943. Al termine della guerra Irene Kowaliska lascia il suo laboratorio, distrutto dai bombardamenti, e da Vietri si trasferisce a Positano dove nel suo “Positano Studio” si dedica alla tessitura di stoffe, fino al suo definitivo trasferimento a Roma avvenuto nel 1956.

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