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Studies of strata and crack formations_Slab #5 (green), 26.05.2015 – 05.01.2018

Immagini

Dettagli

Altezza (cm): 113

Larghezza (cm): 86,5

Materia e tecnica: 227 strati di materiali ceramici, cotti quattro volte in riduzione a 1200, 1100, 950 e 1240 °C

Anno di completamento: 2015 - 2018

Stato di conservazione dell'Opera: restituita

Materiali e tecniche

atmosfera riducente

ceramica

Guardando la neve, pensando alle montagne

 Cammino lungo una strada. Parte dell’asfalto, dove il sole deve ancora prendere il controllo, è ancora coperto di neve. I cumuli hanno formato un muro verticale compatto di neve che ha raggiunto l’altezza di un metro a lato della strada. Il fianco ben delineato rivela linee grigie a forma di onda, l’inquinamento dell’aria è catturato tra gli strati chiari di neve di vario spessore. Sta diventando più caldo e nelle prossime settimane la neve cederà e si scioglierà.

Il prossimo anno camminerò nella stessa strada e troverò un muro di neve simile, ma le forme e le linee saranno differenti. Quali parametri sono cambiati e come hanno influenzato la stratificazione? Avrebbe potuto essere un inverno più freddo, i periodi freddi avrebbero potuto essere interrotti da improvvise ondate di calore. Oppure il traffico avrebbe potuto subire dirottamenti per una settimana o due.

Il muro di neve assomiglia a molte altre forme che osservo nel paesaggio, indipendentemente da dimensioni, tempo e soggetto.  Immense catene montuose, piccole rose del deserto e i rami degli alberi: tutto emerge col tempo attraverso semplici processi ripetitivi, influenzati da diversi fattori esterni. Quando guardo a questo particolare muro di neve, intravedo un linguaggio formale che connette invece che distruggere.

Guardo alla neve pensando alle montagne.

 

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